Dimenticavo che ieri, dopo tanto, ho visto un dignitosissimo uomo delle istituzioni dissentire.
Nel tempo delle bocche sguaiate, delle oche urlanti del campidoglio, delle indecenze spacciate per necessità, l’uscita silenziosa dall’aula del consiglio di Ambrosoli è una lezione di stile.
La memoria si nutre di memorie personali che contemplano il rispetto ma non accettano ipocrisie.
La decenza, oltre i giudizi che solo la storia riscatta, è già un grande traguardo.